In questi giorni sto ringraziando immensamente il Signore per il traguardo dei 60 anni di sacerdozio. Lo ringrazio perché mi sento veramente accompagnato dalla sua mano per tutto questo tempo. Non mi ha mai lasciato, nonostante le mie debolezze ed i miei sbagli. Ma lo voglio ringraziare anche perché, nel momento in cui io pensavo di ritirarmi, per la salute, Lui mi ha indicato di intraprendere altri impegni, meno gravosi, ma che richiedono attenzione e disponibilità: la cura di due parrocchie, piccole, ma sempre impegnative per chi prende sul serio la sua vocazione. Inoltre mi ha affidato anche la causa di beatificazione di Silvio Dissegna. E mi sono accorto che, mentre il Signore continuava a tenermi per una mano, nell’altra mi sono trovato la manina di Silvio. Che fortuna: da un mano Dio e dall’altra Silvio!
E non credo di sbagliare se dico che anche Silvio mi ha molto aiutato. Dovendomi interessare di lui, ho avuto modo di capire meglio la sua piccola spiritualità, che poi è solo quella evangelica. Ho approfondito il Vangelo, dovendo scrivere e parlare di Silvio, ho capito e vissuto meglio la preghiera, la croce, il dono di me stesso agli altri. Qualcuno dirà: <<Ma sei un prete e dovevi già saperle queste cose>>. <<Certo, gli rispondo subito, ma tu, se sei sposato, hai subito capito cos’è il matrimonio, i tuoi figli, il tuo lavoro? O non sei cresciuto anche tu col tempo e con l’esperienza? Così il prete cresce anche lui nell’esperienza delle cose di Dio e dell’umanità. E non è mai troppo il tempo dedicato a Dio e ai fratelli, se vuole rispondere bene alla chiamata di Dio e vivere nella fede e nell’amore!>>.
Quindi ringrazio immensamente anche Silvio Dissegna che mi ha accompagnato e non mi ha mai deluso, perché, quando si diventa amici, ed io credo di essere diventato suo amico, si sente sempre la vicinanza del vero amico. E Silvio è stato e continua a esserlo sempre di più un amico che mi ascolta, mi aiuta e si fa sentire realmente nelle mie necessità e nelle preghiere.
Anche io allora mi metto in fila per testimoniare il bene che Silvio fa a me e può fare a chi ha fede, visto che Silvio, anche per la sua giovane età, dev’essere “molto vicino” al Signore ed alla Madonna.
E pensate se il Signore e Maria nostra madre, non hanno un debole per i figli piccoli, specialmente poi se hanno sofferto come Silvio e sono stati privati di una vita che poteva essere promettente e piena di cose belle anche per loro.
L’invito allora è molto logico e semplice: provate anche voi a pregare chiedendo l’intercessione di Silvio: non rimarrete delusi.
Don Lio